04 settembre 2009

Frame (2006)

Premessa
L'immagine elettronica è fatta da linee che vengono “lette” da un pennello di luce che, bombardando in sequenza un certo numero di elettroni, forma un fitto reticolo di zone più o meno luminose.
Una volta effettuata la scansione di tutte le linee necessarie per creare un'immagine si forma il quadro completo, definito “frame”: a questo punto il pennello ricomincia il suo percorso per formare il frame successivo, e così via.

Introduzione
C'è un principio base che distingue un medium “caldo” come la radio o il cinema, da un medium “freddo” come il telefono o la TV.
E' caldo il medium che estende un unico senso fino a un'alta definizione: fino allo stato - in cui si è abbondantemente colmi di dati. Dal punto di vista visivo, una fotografia è un fattore di “alta definizione”, mentre un cartoon comporta una “bassa definizione”, in quanto contiene una quantità limitata di informazioni visive.
Il telefono è un medium freddo, perché attraverso l'orecchio si riceve una scarsa quantità di informazioni. Viceversa i media caldi non lasciano molto spazio che il pubblico debba colmare o completare: comportano perciò una limitata partecipazione, mentre i media freddi implicano un alto grado di partecipazione o di completamento da parte del pubblico.
La head-camera Mackworth, applicata a bambini che guardano la TV, ha rivelato che i loro occhi non seguono le azioni, ma le reazioni. E' raro che si scostino dai visi degli attori anche durante le scene di violenza. Questa specie di macchina da presa mostra contemporaneamente in proiezione la scena e i movimenti degli occhi.
L'immagine televisiva non ha nulla in comune con il cinema o con la fotografia, se non in fatto di offrire una gestalt, o una disposizione di forme, non verbale. Con la TV lo spettatore è lo schermo. Esso viene bombardato da impulsi leggeri che James Joyce definiva la “carica della brigata leggera” e che imbevono la pelle della sua anima di sospetti sobconscious (gioco di parole tra subconscious, subconscio e sob, singhiozzo).

Percorso di lavoro e traccia ospiti
“Frame” intende far emergere o porre in una luce originale alcuni personaggi locali che si muovono in ambito “culturale”: Michele Salimbeni (cineasta), Alfonso De Roberto (giornalista), Cordas et Cannas (band), Lino Pes (pittore), Igor Firinaiu (fotografo), Varalto (scultore), Angelo Mazza (coreografo), Demetrio Marrosu (architetto), Nita Holt (musicista), Antonetto Lupacciolu (poeta).
Le interviste verranno registrate all'interno dello scompartimento di un treno nella tratta Olbia–Golfo Aranci. Le interviste saranno arricchite da immagini girate nell'“habitat naturale” di ciascun ospite.

Sigla
Le immagini della sigla sono estrapolate come still dalle varie puntate, la musica che accompagna il mosaico ipertestuale è “Treni di Tozeur” di Franco Battiato.
Al termine del montaggio sincopato comparirà l'aforisma di Elias Canetti: “La differenza tra esprimere un giudizio e conoscere la realtà è la stessa che tra mordere e baciare”.

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